Quello dei biosimilari è un mercato in notevole sviluppo in questi anni. Se ne è parlato al CPhI 2016 di Barcellona a cui abbiamo partecipato dal 4 al 6 Ottobre.

Quello dei farmaci biosimilari è un mercato che attualmente genera un volume d’affari di 1,7 miliardi di dollari. Un fatturato decisamente contenuto se rapportato all’intero mercato farmaceutico, ma pronto a moltiplicarsi di 20 volte entro il 2020.
Così afferma un report firmato Allied Market Research (Global Biosimilars / Follow-on-Biologics Market, July 2014) e citato nel corso del CPhI di Barcellona da Ravi Limaye, presidente di Biocon, la maggior azienda biofarmaceutica in India.
Questa crescita sarà l’effetto di due fattori: la scadenza di un numero consistente di brevetti e un aumento della domanda di farmaci biologici che dovrebbe raggiungere i 390 miliardi (fonte: IMS Institute for Healthcare Informatics, Delivering on the potential of biosimilar medicines, 2016), ovvero un terzo dell’introito del farmaceutico.

È un campo molto vasto quello dei biosimilari. Include farmaci di origine organica con brevetto scaduto o in scadenza a breve, tra cui vaccini, insulina e ormoni.

Una così consistente presenza di farmaci biologici a costo più basso, andrà a colmare una forte necessità in quei paesi la cui disponibilità economica limita l’accesso alla cura. Tuttavia, come sottolinea Limaye, l’impatto sul mercato va pianificato con attenzione educando le parti interessate.
Ai medici è necessario fornire dati e prove che i biosimilari offrono un’alternativa sicura ed efficace, nel confronto con i biologici originali, affinchè a loro volta possano trasmettere ai pazienti adeguate rassicurazioni. Le parti coinvolte vanno informate anche sui vantaggi dell’assicurare cura sanitaria accessibile. In tutto questo, un ruolo fondamentale sarà svolto dall’azione informativa dei produttori.

È un fenomeno globale da seguire con attenzione. Ci auspichiamo che l’aumento del volume d’affari e una progressiva elaborazione e messa a punto di normative chiare in tutti i paesi, offra l’opportunità di ampliare la platea di pazienti che hanno bisogno di questo genere di cure.